domenica 8 marzo 2015

Fine settimana al naturale.

Sono stati due giorni magnifici, a dir poco.
Cielo terso, sole tiepido, totale assenza di vento... praticamente due giorni perfetti.
In giornate come queste io amo... stare a casa. Sembra strano, vero?


Ma a guardare questa immagine della mia casa non è poi così strano!!!
Sono stata sempre in giro, con cestino e macchina fotografica, a cercare, studiare e memorizzare piante selvatiche. Mi sono pure abbronzata un po'!!!
E' bello passeggiare senza fretta, nel silenzio, osservando le piccole piantine che crescono fra l'erba. La vita si ridimensiona, capisci che tutto è importante, anche il filo d'erba, anche il fiorellino, anche la lucertola che veloce si nasconde tra le pietre del muretto.
Vedi cose che non avevi mai visto prima e te ne innamori...


Sabato sono uscita da sola, ma ad un certo punto mi sono resa conto che qualcuno mi seguiva... silenzioso, furtivo, discreto...


Ho raccolto molta Valerianella selvatica, Crepis, Tarassaco, Piantaggine e varie altre piantine da mangiare crude e naturalmente l'immancabile Allium Vineale, che ho imparato a raccogliere con la cipolla, che è squisita nell'insalata mista.


Una volta a casa ho studiato il mio raccolto e ho deciso cosa fare.




Avevo già in precedenta impastato il pane, fatto rigorosamente con Betta, la mia meravigliosa Pasta Madre. Ultimamente, forse complice l'aria di primavera, lievita in modo impressionante e il pane risulta particolarmente morbido.
Ecco qui l'impasto più che raddoppiato!!! Non ho fotografato la pagnotta cotta, mea culpa!!!


Avevo poi un bel po' di uova delle mie tre principesse Vladimir, Rosita e Bianca...


Con questi ingredienti meravigliosi e una ricotta di capra, mi sono preparata un pranzo davvero naturale: insalata di Valerianella (clicca qui), Cardamine Hirsuta (clicca qui)  e altre piante selvatiche (di cui vi parlerò un po' per volta), uova strapazzate con erbe amare, ricotta di capra all'Allium Ursino e all'Allium Vineale e pane fatto in casa.


Una cosa che mi ha fatto un piacere immenso è che anche mio marito ha mangiato l'insalata di Valeriana (ma senza altre erbe dentro e per il momento mi accontento!!!) ma soprattutto ha mangiato e apprezzato la ricotta all'Allium.
A cena invece, a parte la consueta insalata mista, a cui non rinuncio finchè dura la valeriana, ho preparato le lenticchie rosse alla Crepis e Tarassaco.
Ho lavato per bene le erbe e le ho triturate con la mezzaluna.



Le erbe così preparate hanno un profumo gradevolissimo e fresco.
Le ho saltate per pochi minuti in un leggero soffritto di cipolla e poi le ho unite alle lenticchie rosse precedentemente cotte in abbondante acqua salata.



Preparate in questo modo, ossia saltate per pochi minuti in olio e cipolla, le erbe amare non perdono le loro proprietà. Se invece le fate bollire, gran parte dei nutrienti si disperdono nell'acqua di cottura ed è davvero un peccato! Le erbe amare infatti, hanno straordinarie proprietà depurative e toniche.
Oggi ho replicato l'uscita, ma non avevo più solo la compagnia di Hermione. Con me c'era anche mio figlio Giovanni, che ha voluto anche conoscere il nome di alcune piante. Non potete immagine per me che gioia che è stata!!!
Fino all'altro giorno mi prendevano in giro chiamandomi "La signora delle erbette", adesso vogliono sperimentare e conoscere.
E approposito di sperimentazione... ho trovato la farina di carrube. Adesso posso provare a fare il dolce raw proposto da Oriana sul blog condiviso (un tuffo nell'insalata ).

 
E voi, come avete trascorso questo radioso fine settimana?
Un abbraccio a tutti

Francesca

27 commenti:

  1. che belle le immagini del tuo paradiso!!
    anche qua sono state due bellissime giornate azzurre, anche se con un po' di vento. Ieri ho " assecondato" i ritmi lenti che,almeno il sabato, cerco di impormi!Caffè al bar, quattro chiacchiere, comprare il giornale e leggerlo sulla panchina del convento che è proprio sopra casa.
    Oggi invece......BOLLE DI SAPONE! Sono andata con Silvia ai parchi di nervi , che con il tempo bello sono sempre pieni di bambini, dove lei fa il suo spettacolo e raggranella qualche soldo, oltre a divertirsi come una matta.......e oggi sono andata con lei e ci siamo divertite un sacco.
    Ora mi ha lasciato a casa e lei ha proseguito per casa sua, portandosi via un po' di vasi dal balcone.....
    un grande abbraccio Lela

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    1. Chissà che bello e poetico deve essere lo spettacolo di tua figlia!!!
      Questo sabato anche io mi sono imposta di fare SOLO ciò che mi piace, la domenica... ANCHE!!!
      Un bacio grande
      Francesca

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  2. Oh Francesca, è una gioia leggere un post come questo... è così pieno di vita, e di voglia di vivere, e di gratitudine per i regali che la natura ci dà! E poi che delizie sei riuscita a ricavare con il tuo raccolto, mi hai fatto venire l'acquolina in bocca! Ti ringrazio davvero per questi spunti di vita quotidiana, sono fonte di ispirazioni sia per quanto riguarda la cucina che lo stile di vita. Un abbraccione e bellissima Hermione!

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    1. Hermione ringrazia per il complimento!
      Le erbe selvatiche mi ispirano, quando ne ho un poche per le mani la mente galoppa alla ricerca del modo migliore per cucinarle. Da un paio di giorni inoltre ho cominciato la "cura" con l'ortica. Ho aspettato con ansia che facessero capolino i germogli e, benchè le piante siano ancora minuscole, ho cominciato, tanto per farmi una tisana me ne bastano pochi germogli. Ne ho talmente tanta che tra un po' non saprò più che farmene!!!
      Un abbraccio
      Francesca

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  3. Carissima Francesca.
    Anch'io vivo in campagna e raccolgo erbe spontanee, ma sono poche quelle di cui sono certa.
    Mi sapresti consigliare un libro, con immagini chiare che mi possa essere di aiuto nella scelta?
    Ti ringrazio. Angela

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    1. Cara Angela,
      per esperienza personale posso dirti che i libri non bastano per essere certi di quello che si fa. A volte le descrizioni sono poco chiare e spesso le foto non sono di altissima qualità.
      Ti consiglierei di fare almeno uno o due corsi con raccogliotori esperti o fare qualche uscita con chi le conosce bene. E' davvero importante per essere davvero sicuri e non correre rischi!
      E' importante inoltre abituarsi a chiamare le piante con il loro nome botanico. Se per esempio fai una ricerca su internet e usi il nome dialettale esce di tutto!!! Con il nome botanico si aprono siti un po' più attendibili!
      Il libro migliore che abbia trovato fino ad ora è sicuramente "La mia cucina con le piante selvatiche" di Meret Bissegger ma a dire il vero di libri non ne ho molti. Magari c'è in commercio anche di meglio (e meno costoso!!!).
      Spero di esserti stata un po' utile.
      Spero di rivederti ancora
      Francesca

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    2. Foto alla mano, oggi pomeriggio sono andata alla ricerca della cardamine irsuta. Ne ho localizzate tantissime piantine: è infestante!!
      Contro il volere di mia figlia,questa sera l'ho provata nella frittata, in dosi minime perchè non si sa mai.
      Se funziona,farà parte della mia cucina.
      A presto Angela

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    3. Foto alla mano, oggi pomeriggio sono andata alla ricerca della cardamine irsuta. Ne ho localizzate tantissime piantine: è infestante!!
      Contro il volere di mia figlia,questa sera l'ho provata nella frittata, in dosi minime perchè non si sa mai.
      Se funziona,farà parte della mia cucina.
      A presto Angela

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    4. È difficile confondere l'Hirsuta con qualche altra erba, ma capisco la prudenza di tua figlia. Sui libri che possiedo non sono indicate possibilità di confusione perchè la pianta è assai particolare. Io la consumo cruda, nell'insalata. Adoro il suo sapore tra un ravanello e un cavolo!!!
      Un abbraccio
      Francesca

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  4. È spesso così, prima si viene presi in giro ma poi iniziano a interessarsi, meno male!! Allora sei riuscita a trovare lo sciroppo di agave e la farina di carrube, bene! Io li uso anche nel semplice yogurt bianco per addolcirlo e dargli un po' di sapore. Se vai nel mio blog, alla pagina dolcezze raw trovi altre ricette dove usare la farina di carrube. A proposito dell'aglio orsino, l'ho scoperto l'anno scorso quando sono stata al mercato contadino e ci è piaciuto da morire! Ci ho fatto una specie di pesto, delizioso. Un collega me ne ha regalati un po' e io li ho piantati sotto i ciliegi selvatici, ora spero solo che siano sopravvissuti così da poter cucinare con il "mio" aglio orsino!!

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    1. Ma lo sai che l'aglio orsino mi cresce in cortile e non lo sapevo??? Me lo ha fatto notare la mia "maestra raccoglitrice" un paio di anni fa quando è venuta a casa mia la prima volta... Penso quindi che sia abbastanza rustico e coltivarlo non deve essere difficile. Meno male che le mie galline lo disdegnano!!!
      Non ho ancora provato a fare i dolcetti raw. In questi giorni sono presissima con il lavoro (sia la mattina che il pomeriggio) e solo giovedì avrò qualche ora libera. Proverò!!!
      Un abbraccio
      Francesca

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  5. Amorinaaaaaa che bella che sei!!! Che bel pane!! e che bella cenetta!! Carmy

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    1. Carmelina... ma allora riesci a commentare!!! Sono STRA-felice.
      Un bacione immenso
      Francesca

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  6. Mi piace il tuo mondo, vorrei saper riconoscere le erbe come te. Un caro abbraccio ♥

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    1. Due anni fa ero una perfetta ignorantona che raccoglieva solo tarassaco... (e a dire il vero probabilmente lo confondevo con piante somiglianti ma che hanno lo stesso utilizzo e le identiche proprietà!!!). Quindi, se ti piace, basta volerlo!!!
      Un bacio
      Francesca

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  7. Bellissimo questo post!
    Sai che ho assaggiato la cardamine hirsuta, ha un saporino stuzzicante. Ne ho trovati tantissimi ciuffetti nel prato, tenerissimi...questa sera li provo nella minestra.
    buona settimana
    Paola

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    1. Nella minestra si, ma a crudo! Penso che se li cuoci perdono quel loro saporino piccantino.
      Fammi sapere!!!
      Un bacio
      Francesca

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    2. Ti aggiorno! Ho fatto la minestra nel solito modo, ho spento ed ho aggiunto le foglioline crude, appena si sono un po' appassite ho servito la minestra nei piatti...da provare!
      ciao

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  8. Tanta freschezza e tanta natura trovo in questo bellissimo post.!!! Ma le verdure sono dell'orto !!?? Noi la valeriana per l'insalata la coltiviamo nell'orto ....mi affascina la tua casa bianca immersa nel verde naturale ...un saluto!!!

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    1. L'insalata in alto a destra che vedi nella settima foto è dell'orto della mia vicina. Tutto il resto è selvatico, anche la valeriana che raccolgo in abbondanza nei vigneti intorno a casa mia.
      Un bacione
      Francesca

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  9. Che scoperta oggi il tuo blog Francesca! Mi sto inizializzando alla vita di campagna da poco e ho molto da imparare perché non ho mai seguito molto i miei genitori nelle loro attività contadine, quindi ti seguo, a presto Silvia

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    1. Grazie ma anche io ho tutto da imparare. Lo possiamo fare insieme attraverso uno scambio di idee e opinioni: io attraverso il tuo blog e tu attraverso il mio. Ed è per questo che ti ho aggiunta al blogroll!!!
      Ho fatto un giro dalle tue parti e trovo il tuo blog davvero molto bello!
      Un abbraccio e a presto
      Francesca
      P.S. Ti invito a visitare anche il blog dedicato alla sana alimentazione (in alto a dx, l'immagine con la frutta e la verdura, e a partecipare all'Independence Day, la giornata dell'indipendenza alimentare!!!

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  10. Che appetitosa insalata, Francesca. Amo fare insalate miste e in questo periodo che c'è abbondanza di valerianella, la metto dappertutto.
    Ciao.

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  11. Dimenticavo di dire che la valerianella ha tanti nomi regionali buffi.. qui da me si chiama grassa gallina.

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    1. Ogni pianta mangereccia ha mille nomi ed è per questo che, per capirsi, bisognerebbe sempre utilizzare il nome botanico senò si rischia di fare una gran confusione.
      Adesso faccio fatica a trovare valerianella che non si sia già divisa per la fioritura. Dicono sia buona comunque ma io la trovo un po' indigesta. Mi butterò su altre piante da insalata!!!
      Un abbraccio
      Francesca

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  12. Anche io , se vivessi in un posto come il tuo, non mi allontanerei sentendomi già in Paradiso. Avrei tutto ciò che mi occorre peer vivere e stare bene . Purtoppo , invece, vivo in una grande città. Prima mi ritenevo fortunata perchè avevo tutto ciò che contava per me. Ora coi bimbi apprezzerei molto di più uno stile di vita più naturale, chissà in un futuro possibile....

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    1. E' sempre così. Fino a che si è giovincelli spensierati si pensa che la città sia il massimo... poi si cresce, si matura, si hanno figli e allora si riscopre la bellezza del silenzio, della pace, della Natura.
      Io abitavo in città fino a tre anni fa... questofuturo è sempre possibile!!!
      Un bacio
      Francesca

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