giovedì 30 aprile 2015

Raccolta consapevole


Sono molto felice di vedere che attorno alle erbe selvatiche c'è tanto interesse. Questo significa che c'è una maggiore consapevolezza e un ritorno a pratiche del nostro passato che erano state dimenticate e rischiavano di scomparire per sempre.
Nello stesso tempo sono un po' preoccupata perchè, mentre io e tanti altri come me, quando vanno a raccogliere le erbe selvatiche, lo fanno con rispetto, criterio e parsimonia, ci sono purtroppo anche tante persone che raccolgono indiscriminatamente, rovinando o distruggendo le piante.


Ecco quindi poche, piccole regole per imparare a raccogliere le erbe selvatiche:

1. Raccogliete solo le erbe di cui siete assolutamente sicuri.

2. Raccogliete solo il quantitativo che vi serve e il tipo di erba che vi serve. Io per esempio, quando esco per raccogliere le erbe selvatiche, più o meno so cosa vado a cercare e so che tipo di piatto voglio cucinare, quindi una volta raccolto il quantitativo sufficiente, mi fermo!!! Raccoglierne di più è del tutto inutile anche perchè le erbe spontanee non si conservano a lungo e tendono ad appassire molto velocemente.

3. Non raccogliete tutto ma lasciate qualcosa per chi verrà dopo di voi. Se devo fare il risotto di ortiche, per esempio, non falcio tutte le ortiche che trovo sul mio cammino ma raccolgo un po' qua e un po' la. Praticamente non ci si accorge nemmeno che sono passata!!!!

4. Cercate di non calpestare troppo i prati e i pascoli e non rovinate i vigneti. Rispettate sempre il lavoro degli altri. Il vostro passaggio deve essere simile a quello del vento!!!

5. Pulite sul posto le piante prima di riporle nei sacchetti o nel cesto. Rimuovete terra e foglie secche o rovinate. Questo vi aiuterà a capire meglio il quantitativo di erbe selvatiche effettivamente raccolto e vi faciliterà la vita quando dovrete pulire le erbe per le vostre ricette.


Come per ogni cosa il buon senso deve guidarvi!
La mia amica Claudia mi raccontava di avere visto un nonno e un nipotino che raccoglievano silene vulgaris (i carleti per intenderci) in un campo poco lontano dal luogo dove lei cercava germogli di luppolo. All'inizio la scena sembrava quasi commovente ma, avvicinatasi alla coppia, si è resa conto che il nonno, invece di cimare i germogli della pianta, la strappava letteralmente con le radici. Avevano riempito già un paio di grossi sacchi con le piante intere, la terra e le radici.
"Stavano facendo un vero scempio!!! Ho provato a protestare ma ho ricevuto di rimando solo insulti!!".
Che tristezza! Spero che persone di quel genere siano rare perchè la Natura non può sopportare un elevato numero di raccoglitori, soprattutto se sono di tal fatta!!!!
Il rispetto per le piante, per la loro vita, per il loro futuro... il rispetto per la Natura, per la sua bellezza... la riconoscenza verso tutti i meravigliosi frutti che ci dona spontaneamente... sono queste le cose che mi muovono e spero che muovano tutte le persone che si avvicinano o avvicineranno a questo mondo meraviglioso, quello dei raccoglitori!!!
Un bacio

Francesca

domenica 26 aprile 2015

Perdersi

Oggi voglio percorrere un sentiero nuovo... mai percorso prima!


Mi inoltro nel bosco, ascolto il suo canto...


Mi perdo per ritrovarmi...


Mi fermo e prego...


Cammino e dimentico il tempo, lo spazio, le distanze... tutto... tranne la luce della mia anima!


Assaporo il significato più profondo del QUI e ORA...


Bello sarebbe perdersi ogni giorno!!!

Francesca

venerdì 24 aprile 2015

101 desideri


Sono affascinata da questa tecnica. Qualcuno di voi la conosce o l'ha praticata?
E' LA TECNICA DEI 101 DESIDERI, una tecnica antica, orientale, credo buddhista.
C'è molta psicologia ma anche molto sviluppo delle nostre capacità, autostima, crescita... Non so se funziona, ma mi attira e vorrei provare!!!

Vi riporto qui brevemente una spiegazione della tecnica ma poi vi invito a guardare anche il video, non solo perchè Sibaldi è estremamente simpatico, ma anche perchè riassume e spiega meglio la tecnica e il suo scopo!!!

LA TECNICA DEI 101 DESIDERI 

Per prima cosa procuratevi due quaderni, uno di bella ed uno di brutta. Nel quaderno di brutta scriviamo 150 desideri. Attenzione: mica è cosi semplice perchè bisognerà seguire alcune regole precise. Per scrivere 150 desideri potreste metterci mesi!!! 
Ecco le 10 regole da seguire: 

1 Tutti i desideri devono iniziare con IO VOGLIO, non con io desidero: sono due cose completamente diverse.
2 Non si utilizza la parola NON 
3 Ogni desiderio deve contenere un massimo di 14 parole (io voglio e tutte le punteggiature sono comprese) 
4 Non chiedete di amare o di fare sesso con persone precise (nel filmato piangerete dal ridere: Igor spiega il perchè) 
5 Non fate paragoni 
6 Niente desideri seriali 
7 Non si possono chiedere soldi 
8 Non scrivere desideri per altri, solo per se stessi 
9 Evitare i diminutivi 
10 Mettere anche desideri assurdi 

Dopodichè tra questi 150 desideri dovete sceglierne 101 e trascriverli sul quaderno di bella, lasciando qualche riga di spazio tra un desiderio e l’altro. 
Ogni giorno per i 365 giorni dell’anno leggiamoli, bastano 5 minuti al giorno! 
Man mano che i desideri si realizzano (e pare che alcuni si realizzeranno dopo breve tempo), cancellateli e sotto quel desiderio scrivetene subito un altro cosi da avere sempre 101 desideri per tutti i 365 giorni dell’anno. 

Come dichiara lo stesso Igor Sibaldi nel suo libro “Il frutto proibito della conoscenza” “ogni desiderio che noi riusciamo ad esprimere è una sorta di premonizione: non si tratta cioè del frutto della nostra fantasia, ma di un improvviso estendersi della nostra percezione, fino a cogliere nel futuro una qualche occasione che sta venendo proprio verso di noi e che può servire al proprio sviluppo interiore. E ciò che chiamiamo “desiderare” in realtà è il modo in cui questa nostra percezione più estesa cerca di annunciare alla nostra razionalità quelle occasioni che ha intravisto nell’avvenire, e di convincerla a non opporre resistenza e a non distrarsi, quando quelle occasioni arriveranno bensì a farsi avanti e ad afferrarle”. 

 Ed ecco il video che vi invito caldamente a guardare! 
Io ci provo... tanto non costa niente!!!
Un abbraccio 

Francesca 

domenica 19 aprile 2015

Piattello, Pimpinella e Galium

Riscrivo il post precedente perchè mi piace scrivere di qualcosa che ho sperimentato personalmente.
Adesso che il piattello l'ho cercato, trovato, raccolto, pulito, cucinato e mangiato posso scrivere il mio post!!! E vi parlerò anche di altre due erbe minori che si possono consumare crude in insalata e che sono praticamente inconfondibili!!!
Ecco quindi il post rinnovato con le foto fatte da me sul campo!!!

Mi sveglio e vedo il cielo azzurro e un sole stupendo. L'aria è fresca ma la giornata mi invita a uscire nei campi alla ricerca di piante selvatiche. Sono decisa a farmi un pranzo interamente naturale, come faccio spesso il sabato e la domenica, se non ho altri particolari impegni!!!


Sulle viti cominciano a spuntare i primi germogli e gli alberi da frutto sono carichi di fiori!
Come si fa a resistere a non uscire all'aperto?


Stamattina sono uscita con il preciso intento di cercare e raccogliere il Piattello (HYPOCHOERIS RADICATA), una delle primissime piantine che Emanuela ci ha fatto conoscere sia al corso del 29 marzo che la scorsa domenica..
Il Piattello deve il nome al fatto che è un erba che aderisce completamente al terreno e sta piatta piatta. Se alcune foglie si sollevano è solo perchè sono spinte verso l'alto dalle erbe che la circondano!!!


La foglia ha forma spatolata, carnosa, croccante e pelosa. E' leggermente amarognola, versatile, comunissima e la si trova praticamente tutto l'anno. In inverno, in mezzo all'erba secca e ai prati ingrigiti, spicca il verde del piattello, alla base di un lungo stelo rinsecchito!!!
Il fiore è giallo, unico su uno stelo che può raggiungere anche i 60 cm.

foto da web... non è ancora tempo di fioritura!!!
Si consuma sia cruda in insalata (le foglioline più tenere) che cotta.
Ha proprietà toniche e depurative.
In primavera si trovano nei prati molte piantine a rosetta basale simili al piattello, ma quest'ultimo si riconosce per la sua caratteristica aderenza al terreno. Del piattello esistono diverse specie, tutte commestibili!!

Il mio raccolto!!!
Con il piattello raccolto ho preparato un contorno fatto con lo speck. La ricetta la trovate nel Blog Condiviso Un Tuffo nell'Insalata ( clicca qui ).

Sempre stamattina poi ho raccolto la Pimpinella (SANGUISORBA MINOR). E' una pianta assai comune, almeno dalle mie parti, e se ne consumano le foglioline fresche e tenere in insalata.


La si trova già a fine febbraio, inizio marzo, e a dire il vero sarebbe quello il momento migliore per la raccolta, ma anche adesso, nonostante sia già fiorita o in procinto di fiorire, si possono raccogliere le foglioline più interne e tenere.


Le prime due foto si riferiscono ad una pianta giovane e le ho scattate ai primi di marzo.
Quelle che seguono le ho fatte invece stamattina.
La pianta adulta tende a sviluppare steli rossastri, e anche i fiori sono rossastri.


Le foglie, dallo spiccato sapore di cetriolo, hanno proprietà astringenti e galattogene, emostatiche e antiemorragiche. Inoltre la Pimpinella è ricca di proteine e di vitamina C.


Qualcuno utilizza la Pimpinella anche per zuppe e risotti ma io l'ho sempre consumata cruda perchè mi piace un sacco così!!!


Un'altra piantina, diciamo così, minore che ho raccolto stamattina è il GALIUM (nella varietà Aparine e Mollugo).

Galium Aparine

Il Galium Mollugo è leggermente più piccolo e quando è giovane può prendere un colorito rossastro.
Entrambe le varietà hanno fiori bianchi, piccolissimi, a quattro petali .


Si consumano le cimette tenere prima della fioritura. Hanno sapore leggermente piccante e si utilizzano crude in insalata ma c'è chi aggiunge questa pianta, comunissima ed infestante, anche nelle zuppe e nei ripieni.

Cimetta di Galium Mollugo
Il Galium ha proprietà diuretiche, depurative, antinfiammatorie e toniche.

E per oggi direi che può bastare... che ne dite?
Un abbraccio
Francesca

mercoledì 15 aprile 2015

E' tanto che...

E' tanto che non parlo di libri, vero?
Ieri sono andata alla consueta cena del Gruppo di Lettura ( Il Naso Nei Libri ) e siccome la nostra "sede storica" ha chiuso i battenti, per l'occasione ci siamo ritrovati a casa di Stefania.
Il libro in discussione era "Confessioni di una vittima dello shopping" di Radhika Jha.


Che titolo idiota!!! Ma perchè mai l'editoria italiana si ostina a tradurre i titoli di alcuni libri distorcendoli completamente? Il titolo originale di questo romanzo è "My Beautiful Shadow", "La mia bellissima ombra" ed era molto più calzante, credetemi, anche se forse meno accattivante!
Il libro narra la storia di una donna infelice, vacua e disorientata che, sposatasi giovanissima con un uomo del tutto assente, trova nello shopping l'unica fonte di felicità.
Alla fine lo shopping diventa dipendenza, una vera e propria droga, che trascinerà la protagonista all'abbruttimento più totale, alla prostituzione e all'estremo gesto di disperazione.
Ambientato in una Tokio senz'anima e senza cuore, il romanzo è piacevole da leggere anche se estremamente triste.
Leggendolo ho riflettuto su questo: tutti, chi più e chi meno, attraversiamo momenti in cui non ci sentiamo del tutto NOI, che ci rendiamo conto che l'abito che ci siamo cuciti addosso non ci sta poi tanto bene o non era quello che desideravamo. Capita che ci sentiamo non del tutto felici o che ci manca qualcosa. La risposta che diamo a questo senso di vuoto determina la nostra maturità o la qualità del nostro equilibrio. Cadere nelle spire di una dipendenza, che sia droga o sia shopping, è la forma meno matura e meno equilibrata di risposta.

In questi giorni sto leggendo un libro interessante ma difficile: "Una Vita Autentica" di Sebastian Pole.


Interessante perchè è un compendio di tutti i più importanti principi della medicina ayurvedica ma difficile perchè, da quello che ho potuto capire, esistono protocolli d'azione in questa medicina quanti sono gli abitanti della terra!!!!!! Potrei applicare su di me solo i consigli di un ipotetico manuale intitolato "Una vita autentica - trova il sentiero della perfetta salute per Francesca di Campeglio"!!!
Va bene se vuoi capire più o meno di cosa si occupa la medicina ayurvedica ma non è assolutamente applicabile nella vita di tutti i giorni perchè solo un medico ayurvedico esperto, che sa riconoscere tutte le mille e mille differenze nell'organismo, nel fisico, nella psiche e nell'anima delle persone può applicare validi rimedi. E' quindi una medicina antica, interessantissima ma assolutamente soggettiva, una medicina che non si ferma al singolo organo o al singolo sintomo, ma studia l'essere umano in ogni sua parte... e siamo tutti così straordinariamente diversi!!!

E voi, cosa state leggendo in questi giorni?
A prestissimo
Francesca



lunedì 13 aprile 2015

Un giorno perfetto!!!

Non so da voi, ma qui domenica è stata una giornata magnifica: sole splendido, temperatura perfetta, venticello gentile e Natura gioiosa.
Inoltre c'era il corso di Emanuela e io le ho dato una mano in cucina. Per me è stato un piacere, oltre che un onore, e più passa il tempo più imparo ad apprezzarla e a capire che dietro quella sua apparente corazza, che a volte la fa apparire dura e ostinata, c'è in realtà una donna bellissima e dolcissima. Vi lascio il link della prima parte di un video di una delle sue numerose partecipazioni alla Prova del Cuoco (il link della seconda parte non riesco ad inserirlo ma lo trovate in rete!!! prima parte del video) 

Mi sono stancata ma anche molto divertita. E poi, come sempre, ho mangiato divinamente bene!!!


Non ho fatto foto del pranzo perchè ero troppo occupata a servire e ad aiutare in cucina... ma vi lascio immaginare un lungo tavolo in mezzo al bosco, piatti semplici preparati con asparagi selvatici, ortiche, silene, piattello e tante altre piante spontanee, venticello piacevole e vino buono.
Tornata a casa, non paga di erbe spontanee (e non lo sarò mai!!!) sono uscita per andare a cercare il luppolo per farmi un risottino e ne ho approfittato per fare qualche foto al frutteto.


Ecco il pero, esploso in questi giorni con una fioritura meravigliosa (ma straordinariamente puzzolente!!!)


Ed ecco i primissimi fiori del ciliegio.


Il melo ancora non è in fiore ma manca poco!!!


E poi, gioia e gaudio, il mio preziosissimo vicino mi ha arato e fresato l'orto che adesso è pronto per ospitare le prime piantine e le prime semine.


Nei prossimi giorni potrò dedicarmi ad un'altra mia grande passione: l'orto!!!
Qui, dal mio piccolo Paradiso, sempre più a contatto con la Natura e sempre più selvatica...
Passo e chiudo

Francesca

venerdì 10 aprile 2015

Sono arrivate!!!

Ebbene si, sono arrivate anche qui!!!
Come ogni anno mi sveglio una mattina imprecisata di primavera con il grido inconfondibile delle rondini... e stamattina questo è successo!!!


Adesso E' DAVVERO PRIMAVERA!!!
E' finalmente tempo di fiori, di caldo, di orto, di progetti per l'estate, di pensieri pigri trascorsi in giardino al sole, di pranzi all'aperto, di finestre spalancate sul bosco fresco... Adesso si!!!
Prima dell'arrivo delle rondini non è ancora Primavera, ma adesso che sono arrivate anche qui non ci sono più dubbi!!!
E poi ieri una bellissima notizia: mi chiama Emanuela, la mia maestra di erbe spontanee, e mi chiede se l'assisto domenica per un corso!!! Il gruppo è molto numeroso e ha bisogno di aiuto!
Che onore e che emozione!!!

Che dire, sono arrivate le rondini e tutto va a gonfie vele!!!
E voi, che cosa farete nel fine settimana?
Un abbraccio

Francesca

lunedì 6 aprile 2015

Un gatto felice

Il mio gatto ride!
E quando dorme lo fa come un bambino felice.


Buona Pasquetta a tutti!!!
Francesca

sabato 4 aprile 2015

Giorni sereni e anche un po' selvatici


Questa settimana è stata serena...
Ho passato moltissimo tempo all'aperto, nei campi e nei boschi, raccogliendo piante spontanee per i miei pranzi e le mie cene (mai stati tanto "selvatici" come in questo periodo!!!) ma anche osservando e studiando piante diverse, descritte sui libri o solo accennate ai corsi.
Mi rendo conto che ultimamente non faccio altro che parlare di piante spontanee, ma d'altro canto è questo il periodo migliore per parlarne. Adesso si trovano i germogli del luppolo, per esempio o il tarassaco più tenero... adesso comincia la stagione degli asparagi selvatici e del silene più dolce.
A rischio di risultar noiosa, ne parlerò ancora per qualche settimana e poi, prometto, tornerò ad occuparmi anche di altro!!!
Oggi vorrei parlarvi dei germogli del LUPPOLO (Humulus Lupulus).

foto da web
 I germogli del luppolo si trovano molto facilmente. Quando non li conoscevo non ci facevo caso, ma adesso che li cerco per raccoglierli li vedo praticamente dappertutto!!!
Ecco il mio raccolto di qualche giorno fa.


Si riconosce a sinistra la Piantaggine, che utilizzo per fare una tisana espettorante per Roberto, in alto il tarassaco che ho consumato tagliata grossolanamente e saltata in un leggero soffritto di cipolla con l'aggiunta di pezzettini di patata (la cipolla e la patata attenuano molto il sapore amaro del tarassaco), una manciata di ortica (che utilizzo per fare una tisana depurativa e rinforzante per me) e sotto i germogli del luppolo.
Il luppolo, dopo averlo lavato velocemente e asciugato, lo taglio a pezzettini piccoli piccoli, aggiungendo anche una o due foglie di aglio ursino (a destra).


Faccio saltare il luppolo e l'aglio ursino in una padella antiaderente con un filo di olio.
Aggiungo di tanto in tanto un po' di acqua per mantenere le erbe morbide e le lascio cuocere per 5-6 minuti.


Nel frattempo faccio bollire il mio amato misto di cereali (farro, orzo e riso) in abbondante acqua salata e quando è al dente lo scolo e lo aggiungo alle erbe. Mescolo un po' affinchè gli ingredienti si amalgamino e servo, senza aggiungere formaggi o altri ingredienti.


La stessa ricetta la si può realizzare con gli asparagi selvatici, come ho già segnalato sul blog condiviso dedicato alla sana alimentazione ( clicca qui ).
Ma come si riconosce il luppolo?
Molte sono le piante rampicanti che si avvinghiano e si arrampicano sulle altre ma il luppolo, rispetto al tamaro o alla vitalba, ha una caratteristica unica: è ruvidissimo.
Inoltre la foglia è inconfondibile: ricorda molto la foglia della vite.


Il Tamaro (Tamus Communis) ha una inconfondibile foglia a forma di cuore lucidissima e il germoglio è perfettamente liscio.


La vitalba (Clematis Vitalba) è anche lei assolutamente diversa sia nella foglie che al tatto.


Direi che per oggi vi ho ammorbato abbastanza con le mie "erbette"...
Perdonatemi se ultimamente sono monotematica ma, ve lo giuro... mi passerà!!!
Promesso!!!

Auguro a tutti una serena Pasqua fatta di gioia, di sorrisi e di cibo sano (e vegetariano!!!).
Un bacione
Francesca