lunedì 29 dicembre 2014

Triste Natale

Decisamente non è stato il Natale che mi aspettavo.
Ma quando mai accade ciò che ci si aspetta? Quante volte ho detto e ripetuto che è inutile fare tanti progetti o avere troppe aspettative perchè poi tanto Dio dispone le cose come meglio crede lui... quindi è inutile farsi troppi crucci!!!
Per questo Natale siamo andati dai miei suoceri. Siamo rientrati ieri pomeriggio.
Purtroppo nella notte tra Natale e Santo Stefano è venuta a mancare la giovane zia di mio marito,Maria, la sorella amatissima di mia suocera.. Era malata di tumore da tanti anni e dopo innumerevoli operazioni e cicli di chemioterapia, ha deciso di andarsene proprio in questi giorni.
Certo, eravamo tutti tristi, la cugina di Roberto, unica figlia della zia Maria, era l'ombra di se stessa ma... nonostante tutto una aura di serenità è scesa sulla famiglia, una grande pace. Qualcosa di inspiegabile che ci ha uniti tutti in un abbraccio meraviglioso che non c'era mai stato prima.
Lacrime ma anche sorrisi, la consapevolezza che la sofferenza di tutti era finita perchè la morte a volte può essere anche un sollievo, una liberazione... un vestito vecchio viene buttato via e l'anima, non più oppressa da un corpo ormai del tutto marcio, si libera e vola alta nel cielo.
Si, è stato un Natale triste ma anche incredibilmente sereno.



Vi abbraccio tutti con grande affetto
Francesca

lunedì 22 dicembre 2014

Un Amore di gatto

Ma avete mai visto un gatto più vanesio di questo?
Un gatto che, durante una semplice passeggiata nel prato, si arrampica sul palo di una vigna e si fa fotografare in questa posizione "epica" degna di una diva del cinema?


D'altro canto, quando una gatta è bella, è bella. Diciamoci la verità!!!
Insomma, lo confesso, mi sono innamorata della mia piccola Hermione.


E poi mi aiuta ad addobbare la casa testando personalmente i rami più adatti.


Ho sempre avuto sia cani che gatti nella mia vita, ma da quando è arrivata Hermione... be, lo confesso... sono diventata una "gattofila" convinta!
E voi, amate di più i cani o i gatti?

Un abbraccio
Francesca

mercoledì 17 dicembre 2014

BUON NATALE



Cari amici,
ho un po' di problemi con il computer e con internet. In questo momento sto "scroccando" una connessione da mia sorella...
Volevo solo augurare a tutti BUON NATALE non sapendo quando e se in tempi brevi riuscirò nuovamente a connettermi!!!
Buona vita e serene feste

Francesca

domenica 7 dicembre 2014

La mia famiglia e altri animali

Delizioso questo libro, che consiglio a tutti ma soprattutto ai ragazzi dai 10 anni in su: LA MIA FAMIGLIA E ALTRI ANIMALI  di Gerald Durrell.


Si tratta del simpatico e ironico racconto dei magici e stupefacenti cinque anni trascorsi sull'isola di Corfù, in Grecia, dal 1935 al 1939 dallo stesso Durrell e dalla sua eccentrica famiglia.
Gerald, detto Gerry, ha dieci anni quando approda sulle coste della meravigliosa isola, dopo aver trascorso parte della sua vita in India e poi in Inghilterra. Su quest'isola coltiva e fortifica una innata passione per gli animali, che ama osservare, descrivere e allevare. Insetti grandi e piccoli, anfibi, pesci, uccelli... nessun animale sfugge alla sua curiosità e alla sua voglia di conoscere.
Questo periodo greco probabilmente sarà determinante per la sua futura formazione. Gerald Durrell è infatti diventato uno stimato biologo e naturalista, fondatore del Durrell Wildlife Conservation Trust, un'organizzazione con lo scopo di salvare le specie in via di estinzione.


Il libro è davvero divertente, scritto con grande ironia.
Le parti che mi sono piaciute di più sono sicuramente quelle in cui si raccontano le avventure della sua stravagante famiglia. Nel descriverla Gerry dimostra di avere un grande amore ma anche quell'occhio critico che solo un acuto osservatore possiede. In famiglia sono in cinque: la madre, rimasta vedova con quattro figli piuttosto esigenti, è svampita quanto basta per lasciare a tutti la più ampia libertà, con anche una certa dose di sventatezza; Larry, il fratello maggiore, scrittore o aspirante tale (lo diventerà poi nella realtà) è descritto come un saccente saputello abbastanza insopportabile; Laslie, il fratello di mezzo, ha in testa solo una cosa: le armi e la caccia, ma in fondo è abbastanza innocuo; poi c'è Margo, la bella sorella adolescente, interessata solo alla moda e ai giovanotti dell'isola e infine Gerry, il più piccolo, che passerà il suo tempo tra insegnanti privati e perlustrazioni all'aria aperta. A fare da contorno, gli abitanti dell'isola: Spiro, che si prenderà cura della famiglia e ne diventerà l'angelo custode; Theodore, uno degli insegnanti di Gerry, anche lui appassionato di animali; Lugaretzia, l'acciaccata cameriera della famiglia, che va in giro per la casa lamentando dolori veri e presunti... e poi pastori, contadini, pescatori, saltimbanchi, personaggi poetici e misteriosi che si muovono in un panorama ubriacante di bellezza.
Le parti più descrittive degli animali e delle loro abitudini mi sono piaciute di meno, ma non perchè non siano scritte bene o non siano interessanti, ma forse perchè alla fine le ho trovate un po' ripetitive e a tratti pure un po' noiose.
Corfù fa da sfondo a questa storia deliziosa e divertente, davvero davvero godibile.


Gerald Durrell muore nel 1995, dopo una vita vissuta per gli animali e la loro salvaguardia.

Ho scoperto che da questo libro la BBC ne ha tratto un film, purtroppo solo in inglese.
Ecco il link per vedere i primi 10 minuti:
 https://www.youtube.com/watch?v=8KPwCD8IObY

e qui altri 10 minuti ancora:
 https://www.youtube.com/watch?v=-407WdYB2go

L'intero film purtroppo non lo trovo. Immagino che deve essere davvero esilarante!!!

Un abbraccio
Francesca

giovedì 4 dicembre 2014

Non sono vegetariana

A livello teorico so perchè non è una buona cosa mangiare la carne. Ho letto talmente tanti libri sui maltrattamenti degli animali da macello o su quanto sia superfluo, se non addirittura nocivo, per l'uomo mangiarla che, sempre a livello teorico, nel mio cuore sono vegetariana...
Ne mangio poca, pochissima... ma la mangio!
Mia madre dice sempre che sono "quasi vegetariana" ma io rido di questa frase e le dico che essere vegetariana è come essere incinta. Non puoi essere "quasi incinta"!!! Ci sono cose, come queste, che non ammettono le mezze misure.
Sono stata vegetariana per circa due anni della mia vita. Ero una vegetariana estremista e convinta ma non ricordo di avere mai insistito con gli altri o fatto proselitismo.
Poi sono arrivati i figli e ho introdotto di nuovo la carne nella mia dieta e da li poi è stato tutto un tira e molla, molla e tira...
Insomma, per farla breve, ho deciso di accettare il mio essere onnivora (o quasi onnivora :) ) e arrendermi al fatto che ogni tanto nel mio piatto c'è qualcosa che proviene dal corpo di un altro essere vivente. Che detta così fa davvero senso....
Se mi invitano a cena mangio quello che c'è, che sia un arrosto di tacchino o del seitan alla piastra e anche dai miei suoceri faccio lo stesso, nonostante loro aspettano solo le nostre rare visite per uccidere il vitello grasso e non solo, per accoglierci come si deve.
Ci tenevo a dirvelo perchè so che molti miei lettori sono assolutamente convinti che io sia vegetariana-vegetarianissima e non voglio raccontare frottole a nessuno!!!
Naturalmente, nella scelta sia della carne che del pesce, cerco di essere estremamente severa: poco ma buono è il mio motto in questo caso. Carne da allevamenti biologici e pesce solo pescato e di piccole dimensioni (alici, sarde, sgombri e poco altro).
Bene, fatta questa lunga premessa, che mi ha alleggerita di un piccolo peso, posso condividere con voi una ricettina semplice semplice, veloce veloce per cucinare il pesce.

SARDE CON PAN GRATTATO AROMATIZZATO

Ingredienti:
800 gr circa di sarde
una fondina colma di pangrattato (chiedo venia ma non l'ho pesato!!!)
una cipolla media
uno spicchio d'aglio (facoltativo)
un mazzetto di erbe aromatiche a piacere (rosmarino, salvia, timo, origano, dragoncello...) 
mezzo bicchiere circa di olio extra vergine di oliva
sale


 Questi sono i semplicissimi ingredienti per questo gustosissimo piatto di pesce che ogni volta fa fare salti di gioia ai miei ragazzi, che non amano il pesce in modo particolare, ma adorano questa ricetta.
Dopo avere pulito e diliscato le sarde, ricavandone dei rosei filetti, li metto da parte ad asciugare.


 A questo punto preparo il pangrattato aromatico. Metto tutti gli altri ingredienti in un mixer e frullo.


Quello che si ricava è un pangrattato profumatissimo e umido, che si appiccica se schiacciato tra le dita.

  
 Prendete una piccola teglia da forno e mettete uno straterello di pangrattato sul fondo.


 Adagiatevi sopra un primo strato di sarde.


 Mettete altro pangrattato ma senza coprire del tutto il pesce...


e poi fate un secondo strato di sarde.


Per ultimo coprite per bene usando tutto il resto del pan grattato compattando con un cucchiaio.


Mettete in forno ben caldo e cuocete per circa 20 minuti o fino a che il pangrattato in superficie non abbia fatto una bella crosta brunita.


Servite subito e mangiate ben caldo accompagnato con una fresca insalata mista. 

E con questo vi saluto con un grande abbraccio.
Francesca 

martedì 2 dicembre 2014

Attraverso la nebbia

Oggi il cielo si è un po' aperto e il sole riesce ad illuminare le colline, i vigneti e la casa.
Ma ieri e l'altro ieri non era così. La nebbia copriva tutto come una spessa coperta di umidità, rendendo lo stare in casa piacevole e il fuoco acceso vitale.
La mattina, quando mi sono svegliata era buio, come sempre in questa stagione, ma il tempo passava, la colazione era pronta, la casa tutta sveglia e fuori era ancora buio. Sembrava quasi che il sole si fosse dimenticato di sorgere.
Poi, piano piano, l'aria si è rischiarata solo per mostrarci un cielo quasi nero e pioggia, tanta pioggia.
E nel pomeriggio, quando la pioggia è cessata, è scesa la nebbia.
Attraverso la nebbia tutto appare diverso, più silenzioso, misterioso, arcano, sconosciuto.
Le distanze si dilatano, i rumori si fanno soffici.


Attraverso la nebbia le cose che conosci si trasformano in magia e tu ti senti un po' più solo, con dentro un po' più di freddo.
Anche l'orto, dissodato metro per metro con fatica e sudore, attraverso la nebbia sembra l'orto di un altro, un altro mondo.


La nebbia si fa più fitta, cala la sera.
Si entra in casa, si accendono i fuochi, ci si scalda l'anima e il cuore al calore antico del camino e della stufa.
Fuori tutto è immobile e freddo, dentro è vita e calore.
Credevo di non amare la nebbia ma tante cose sto riscoprendo, vedo con occhi nuovi!!!


Un abbraccio
Francesca

sabato 29 novembre 2014

Leggere ai bambini

Ho sempre letto ai miei figli favole e storie prima di spegnere la luce e dormire. Leggere ad alta voce favole e libri illustrati mi è sempre piaciuto e adesso che sono ormai grandi, leggo ai bambini degli altri!
Da poco più di due anni faccio parte del gruppo di volontari di "Nati per leggere" e in tutto questo tempo quello che ho ricevuto è molto più bello e grande di quello che ho dato.
In genere leggiamo nella biblioteca di un paese qui vicino ma anche nelle scuole e  negli asili. Abbiamo letto anche in un museo e fra due settimane faremo una lettura pubblica in occasione dell'accensione dell'albero di Natale nella piazza di un paese limitrofo.
Insomma, siamo diventate "famose" e richieste!
Ieri eravamo in biblioteca. In genere ci sono tantissimi bambini, dai tre ai sette-otto anni ma ieri, non so per quale strana congiunzione astrale, i bimbi erano davvero pochi... ma non ci siamo lasciate scoraggiare! Giammai!!!

Elena legge al "folto" pubblico

D'altronde ad Halloween, quando le ormai consuete letture di fine mese le abbiamo fatte al museo, i bimbi erano talmente numerosi che non sapevamo dove metterli!!! E abbiamo ottenuto talmente tanto successo che abbiamo avuto anche l'onore di un articolo sul giornale locale!!!
E quanto ci siamo divertite!!!

Questa sono io ad Halloween vestita da strega - la foto è un po' sfuocata, peccato!!!
Alla lettura pubblica leggerò "Il Grinch", una storia bellissima tutta scritta in rima sullo spirito del Natale e il suo mistero.


Bello, bellissimo leggere ai bambini perchè sono il pubblico più puro che si possa avere. Se apprezzano una lettura lo si capisce subito... e anche se non l'apprezzano lo capisci subito, perchè non hanno filtri o maschere.
Se potessi farlo, andrei a leggere ai bambini tutti i giorni. E' una ricchezza incommensurabile!
Un abbraccio

Francesca

venerdì 28 novembre 2014

L'"antica" fiera di Santa Caterina

Martedì, accompagnata da mia figlia Marta, sono andata a dare un'occhiata alle bancarelle della tradizionale e antichissima Fiera di Santa Caterina.
E' una Fiera che vanta 600 anni di storia ed è sempre bello girovagare fra le bancarelle alla ricerca di una ispirazione natalizia ma...

foto da web
 ...possono ispirarmi banchetti di abbigliamento made in China, pentole e padelle che trovi in ogni grande magazzino del mondo, dolci e dolciumi che trovi negli atri di tutti i multisala del pianeta?
Una Fiera globalizzata che non mi ha lasciato niente.
Sul giornale leggo che c'è stato grande afflusso ma pochi affari. Ci credo. Se vuoi incrementare gli affari offri qualcosa di nuovo!!!
Vivo in una regione che ha una grandissima tradizione artigianale... perchè non organizzare una Fiera dell'artigianato locale? Perchè non una Fiera dove possano esporre anche gli Hobbisti, che hanno sempre qualcosa di nuovo da offrire?
Alla fine la Fiera di Santa Caterina è stato solo un enorme mercato delle solite cose!!!
Questa fiera potrebbe davvero diventare, anche in virtù della sua secolare storia, la vetrina principale per artigiani e artisti locali, che in quest'occasione, potrebbero esporre le loro opere ad un grandissimo pubblico e sono sicura che aumenterebbero anche le vendite, perchè li dove c'è eccellenza c'è anche interesse.
Spero davvero di rifarmi gli occhi nei mercatini di natale che cominceranno tra pochi giorni. Sperando che non sia tutto Made in China!!!

sabato 22 novembre 2014

Letture e passeggiate

Anzi, sarebbe meglio dire "non letture e passeggiate" perchè all'incontro mensile del gruppo "Il Naso nei Libri" ci sono andata, è vero, ma il libro scelto per l'incontro non l'ho neppure aperto! Ma il bello di questo piccolo gruppo di donne lettrici è proprio questo: la grande libertà, la grande apertura e la consapevolezza che fra i "diritti del lettore" di Pennac c'è anche IL DIRITTO DI NON LEGGERE.


Da sinistra Marilaura, Daniela, Io, Cristina, ospite a sorpresa il piccolo Francesco (un po' cammuffato perchè è minore e non mi pendo la libertà di pubblicare la sua foto), Maria e Stefania. Assenti giustificate Rita e Monica. Il libro commentato, anzi meglio sarebbe dire, massacrato e distrutto (almeno da Cristina, la Spietata), era "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini.


Naturalmente io non posso dire nulla su questo romanzo perchè non l'ho letto, ma penso che dopo tutto non lo leggerò, soprattutto dopo aver letto il commento che Cristina ha lasciato su Anobii.
Se vi va leggetela perchè è davvero divertente!!!

"Mi dispiace, ci ho provato, lo giuro.
Ho arrancato per 100 pagine nella vita di una protagonista che mi ha grattato sui nervi fin da subito, in una palude di frasi secche, involute, ripetute, piene di metafore canine francamente perplimenti, ma quella del cane che si butta sulla merda, quella è stata troppo.
Ho sopportato 100 pagine di questa qui che manco scende dall'aereo e ha già il poeta sfigato e il fotografo talentuoso ai suoi piedi, e molla entrambi per sposare il borghese fidanzato in un tripudio di pizzi e svolazzi. Ma poi... poi il fidanzato (ora marito) borghese, con carriera sicura, che la ama ma anche no è troppo poco, e così si tormenta ancora il giovane fotografo perchè si sa, il vero amore, quello totalizzante, vince sempre.
Ho tollerato ancora 50 pagine di "siamo solo noi e il mondo fuori", e sono così felici, ma così felici che quando finalmente tutti e due fanno carriera (perchè il vero amore è romantico, ma la miseria lo è per poco) e lui la ama totalmente nonostante lei sia una prugna secca vecchia e insopportabile che manco si accorge che le sue studentesse sono tutte strafighe che glielo deve far notare lei così che la possa rassicurare che non se ne accorge, ecco che Gemma deve cercare quello che le manca e allora parte la corsa al figlio, perchè si sa mai che Diego la lasci, e allora deve possederlo, o possedere una parte di lui che sarà sua e sua soltanto.
E ho sopportato ancora 50, 60 pagine di esami, aborti, tragedie, ovuli incompleti, con la protagonista in avvitamento completo su se stessa, per questa ossessione riproduttiva, fino all'ultima speranza, fino al rigetto della richiesta di adozione.
Ho tollerato altre dieci, 20 pagine, (ma lo confesso, ho saltellato e molto) di metafore su uteri sterili, deserti inospitali, ovuli tristi, altre donne fertili e lei no.
Poi ho detto basta.
Non me ne frega niente di sapere come sia nato Pietro, da chi e da cosa abbia ottenuto sta donna il figlio che tanto desiderava, come abbia perso Diego, e incontrato il marito. Mi importava di Sarajevo, della guerra, di Rajko, ma l'idea di dover sopportare altre 300 pagine dei piagnistei di questa mi è intollerabile.
La vita è troppo breve per passarla a leggere libri così.
Margaret, mi dispiace, ma passi da "lettura possibile" (nemmeno Non ti muovere mi era piaciuto granchè) a "lettura impossibile". Tu manco te ne accorgerai, ovviamente, ma io si.
Addio." 

Del gruppo di lettura c'è anche un blog, che forse indegnamente gestisco, dove troverete tutti i commenti sui libri letti e i resoconti delle serate del "Naso nei libri". Se vi va, ecco l'indirizzo del blog:  ilnasoneilibri.blogspot.it

Io che cosa ho letto ultimamente? Molto poco a dire il vero.
Ho finito con fatica "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa e non perchè non mi sia piaciuto ma perchè da qualche tempo leggere mi è tedioso e faticoso.


Le vicende del Principone siciliano mi hanno coinvolto poco, così come le sue elucubrazioni mentali.
E' un libro che avrei sicuramente apprezzato di più con un'altra predisposizione mentale. In questo momento riesco a leggere solo ricette e fumetti!!!

Quello che invece faccio molto volentieri sono le passeggiate. Bisogna approfittare di questi giorni di bel tempo, perchè non si sa quanto dureranno e poi andiamo verso l'inverno quindi godiamoceli!!!
Non ho passeggiato per prati e boschi stavolta, ma per il Centro Storico di Udine.
Ecco alcune foto prese qua e la, ma mi riprometto di fare dei post approfonditi su questa città che è deliziosa anche se poco conosciuta, veramente un piccolo gioiello.

Il Duomo
Salita del Castello
L'Angelo del Castello, il simbolo della città di Udine
Ingresso al Borgo del Castello
Finestre
... e lampioni
I portici della salita al Castello
Venezia non è tanto lontana!!!
E infatti ecco il Leone di San Marco.
Il Castello dalla Piazza Libertà
Piazza Libertà - foto da Web, perchè parte della Loggia e l'orologio con i mori sono attualmente in restauro e quindi coperti con impalcature
L'orologio con i mori - foto da web (vedi sopra)
 Tra i progetti che ho c'è anche quello di farvi visitare Udine in lungo e in largo. Questo è stato solo un minuscolo assaggio ma spero di avervi un po' incuriositi.
Come piccolo progetto casalingo, oggi farò il pane con l'aiuto di Betta, la mia adorata Pasta Madre.


Auguro a tutti un sereno fine settimana.
A presto

Francesca

domenica 16 novembre 2014

Rivedere tutto

Questo fine settimana è stato un incredibile alternarsi di sole e pioggia.
 

 Appena usciva il sole mi preparavo per fare qualcosa, che so, pulire il giardino, curare quel poco di orto che è rimasto oppure fare un' uscita a raccogliere qualche erba, ed  ecco che all'improvviso un acquazzone violentissimo mi costringeva a cambiare programma.


Ieri, non so come, Giovanni ed io siamo riusciti a potare e legare le viti...



Oggi invece mi sono dedicata alla pulizia della casa.
Quando si è un po' giù, le pulizie sono la prima attività che viene messa da parte, almeno questo è accaduto per me, e oggi ne ho mangiata davvero tanta di polvere.


Ecco una parte della mia cucina tirata a lucido. Prima non avrei mai osato mostrarvela.
Si, lo so, non ho fatto grandi cose, ma sono lo stesso molto soddisfatta.
Mentre lavoravo ascoltavo musica e mentre ascoltavo musica meditavo sulla mia vita e su quello che davvero voglio fare.
Ho pensato soprattutto al progetto dell'Associazione e sapete che vi dico??? Non la voglio fare più!!!
Quale era la motivazione che mi spingeva ad aprire l'Associazione Culturale? Avere intorno persone, conoscere gente nuova. Quale l'immagine che più di ogni altra vedevo nella mia mente? Un tavolo, in cucina o in giardino, con tante persone allegre, un bicchiere di vino, una bella polenta fumante, formaggi e, per chi li gradisce, salumi.
Quello che io desidero è avere intorno un gruppo di amici a cui aprire la mia casa, non dei clienti paganti.
Negli ultimi anni, come spesso accade in questi casi, gli amici e i conoscenti, si sono piano piano allontanati, scoraggiati dalla malattia di Roberto e dalla nostra graduale chiusura. E' arrivato il tempo di riallacciare i rapporti, di ricominciare a frequentare gente, di trasformare belle conoscenze in possibili amicizie.
Naturalmente nulla mi impedirà di organizzare di nuovo con i miei conoscenti e amici corsi di piante spontanee o di qualsiasi cosa mi verrà in mente. Sono aperta a varie possibilità ma, per adesso, non mi voglio prendere nessun impegno!
Detto questo, vi lascio con due fotografie di miei quadri.
Queste sono le prime rose che ho disegnato, ormai quasi 10 anni fa!!!



Le foto non sono un gran che perchè nella stanza c'era poca luce e se usavo il flash si vedeva il riflesso sul vetro.
Ci credete se vi dico che dopo mesi e mesi ho "guardato" questi quadri per la prima volta??? E' come se mi fossi svegliata da un lungo sonno. Vi è mai capitato di attraversare un momento così?
Adesso vi lascio che devo andare ad accendere il fuoco nel camino. Il sole è ormai calato e comincia a fare freddo in casa...
Baci a tutti

Francesca