Riordinando uno scaffale del salotto, mi capita in mano un libro che avevo quasi dimenticato.
Si intitola "Guarire da soli" e l'autore è uno dei guru della medicina naturopatica statunitense, Andrew Weil.
Il libro è assai vissuto, frusto, pieno di sottolineature.
Lo lessi circa 20 anni fa, in tempi non sospetti, quando se mi avessero detto "Sai che tu un giorno sarai una Naturopata", sicuramente avrei risposto "Ma va, che dici? Sei Fuori???".
Ho riletto il libro in un paio di giorni.
Adesso ovviamente mi sembra molto semplicistico, divulgativo, a tratti pure superficiale ma comprendo perfettamente perchè mi colpì così tanto quando lo lessi, tanto da ripensarci più e più volte nel corso degli anni successivi.
Questo libro ha rappresentato sicuramente un seme importante, che è rimasto li latente per tantissimi anni e che poi, quando i tempi erano maturi e il terreno favorevole, è germogliato.
E' spiegato molto bene il concetto di "responsabilità". La persona è responsabile del proprio star bene. Non deve delegare all'esterno la gestione della salute perchè possiede in se tutti gli strumenti per farlo da sola. Il nostro corpo possiede un' innata capacità di autoguarigione ed è nostro compito, solo nostro, far si che questa capacità sia mantenuta efficiente.
Come una macchina, il corpo ha bisogno di buon carburante, così il corpo ha bisogno di buon cibo. Come una macchina, che non deve essere forzata troppo, così il corpo ha bisogno di momenti di riposo. Come una macchina, che non deve essere lasciata troppo ferma altrimenti si scarica, così il corpo deve essere mantenuto in attività, la giusta attività che ci mantiene sani e forti.
Tutto questo è nelle nostre mani.
Dobbiamo imparare a sentire che cosa ci fa bene e che cosa ci fa male. Incrementare le prime cose ed eliminare le seconde. Questa è la nostra responsabilità.
E anche quando ci ammaliamo, dobbiamo essere messi nelle condizioni di poter agire secondo la nostra coscienza, essere informati molto bene dei pro e dei contro della medicina allopatica e poter anche integrare la cura con rimedi o pratiche alternative.
Oggi sicuramente ci sono testi più esaustivi e più aggiornati di questo, ma mi ha fatto molto piacere rileggerlo perchè mi sono rivista, più giovane e più confusa, segnare un solco nel mio terreno e gettare un seme.
E' arrivato il tempo della fioritura...
Un abbraccio
Francesca
Il seme era già dentro il tuo essere vent'anni fa, senza che tu lo sapessi e ora fiorisce. Che bella cosa. Ciao!
RispondiEliminaSono nata con quel seme. Ho scoperto la mia strada!!!
EliminaUn bacio
Francesca
Certo che queste conferme ti riempiono il cuore e ti danno una forza incredibile!!!
RispondiEliminaChiara
Mi danno una spinta ulteriore a proseguire!
EliminaMa in fondo non ho più bisogno di spinte!!!
Un grande abbraccio
Francesca
E riuscissimo a riconoscere i segnali e i semi al momento giusto... ah, che cosa grande sarebbe!
RispondiEliminaMa forse no. Forse meglio così: arrivarci per gradi, solo dopo aver provato tante diverse esperienze, arrivarci dopo aver fatto un giro largo intorno a tutto quanto... sankalpa, ikigai, ora tutto torna! :)
Hai ragione. Forse vent'anni fa non ero pronta. Avevo bisogno di esperienze, lacrime, dolore, risate e gioia per diventare ciò che sono e capire ciò che volevo diventare!
EliminaNulla succede a caso e tutto è come deve essere!
Un abbraccio
Francesca