sabato 29 novembre 2014

Leggere ai bambini

Ho sempre letto ai miei figli favole e storie prima di spegnere la luce e dormire. Leggere ad alta voce favole e libri illustrati mi è sempre piaciuto e adesso che sono ormai grandi, leggo ai bambini degli altri!
Da poco più di due anni faccio parte del gruppo di volontari di "Nati per leggere" e in tutto questo tempo quello che ho ricevuto è molto più bello e grande di quello che ho dato.
In genere leggiamo nella biblioteca di un paese qui vicino ma anche nelle scuole e  negli asili. Abbiamo letto anche in un museo e fra due settimane faremo una lettura pubblica in occasione dell'accensione dell'albero di Natale nella piazza di un paese limitrofo.
Insomma, siamo diventate "famose" e richieste!
Ieri eravamo in biblioteca. In genere ci sono tantissimi bambini, dai tre ai sette-otto anni ma ieri, non so per quale strana congiunzione astrale, i bimbi erano davvero pochi... ma non ci siamo lasciate scoraggiare! Giammai!!!

Elena legge al "folto" pubblico

D'altronde ad Halloween, quando le ormai consuete letture di fine mese le abbiamo fatte al museo, i bimbi erano talmente numerosi che non sapevamo dove metterli!!! E abbiamo ottenuto talmente tanto successo che abbiamo avuto anche l'onore di un articolo sul giornale locale!!!
E quanto ci siamo divertite!!!

Questa sono io ad Halloween vestita da strega - la foto è un po' sfuocata, peccato!!!
Alla lettura pubblica leggerò "Il Grinch", una storia bellissima tutta scritta in rima sullo spirito del Natale e il suo mistero.


Bello, bellissimo leggere ai bambini perchè sono il pubblico più puro che si possa avere. Se apprezzano una lettura lo si capisce subito... e anche se non l'apprezzano lo capisci subito, perchè non hanno filtri o maschere.
Se potessi farlo, andrei a leggere ai bambini tutti i giorni. E' una ricchezza incommensurabile!
Un abbraccio

Francesca

venerdì 28 novembre 2014

L'"antica" fiera di Santa Caterina

Martedì, accompagnata da mia figlia Marta, sono andata a dare un'occhiata alle bancarelle della tradizionale e antichissima Fiera di Santa Caterina.
E' una Fiera che vanta 600 anni di storia ed è sempre bello girovagare fra le bancarelle alla ricerca di una ispirazione natalizia ma...

foto da web
 ...possono ispirarmi banchetti di abbigliamento made in China, pentole e padelle che trovi in ogni grande magazzino del mondo, dolci e dolciumi che trovi negli atri di tutti i multisala del pianeta?
Una Fiera globalizzata che non mi ha lasciato niente.
Sul giornale leggo che c'è stato grande afflusso ma pochi affari. Ci credo. Se vuoi incrementare gli affari offri qualcosa di nuovo!!!
Vivo in una regione che ha una grandissima tradizione artigianale... perchè non organizzare una Fiera dell'artigianato locale? Perchè non una Fiera dove possano esporre anche gli Hobbisti, che hanno sempre qualcosa di nuovo da offrire?
Alla fine la Fiera di Santa Caterina è stato solo un enorme mercato delle solite cose!!!
Questa fiera potrebbe davvero diventare, anche in virtù della sua secolare storia, la vetrina principale per artigiani e artisti locali, che in quest'occasione, potrebbero esporre le loro opere ad un grandissimo pubblico e sono sicura che aumenterebbero anche le vendite, perchè li dove c'è eccellenza c'è anche interesse.
Spero davvero di rifarmi gli occhi nei mercatini di natale che cominceranno tra pochi giorni. Sperando che non sia tutto Made in China!!!

sabato 22 novembre 2014

Letture e passeggiate

Anzi, sarebbe meglio dire "non letture e passeggiate" perchè all'incontro mensile del gruppo "Il Naso nei Libri" ci sono andata, è vero, ma il libro scelto per l'incontro non l'ho neppure aperto! Ma il bello di questo piccolo gruppo di donne lettrici è proprio questo: la grande libertà, la grande apertura e la consapevolezza che fra i "diritti del lettore" di Pennac c'è anche IL DIRITTO DI NON LEGGERE.


Da sinistra Marilaura, Daniela, Io, Cristina, ospite a sorpresa il piccolo Francesco (un po' cammuffato perchè è minore e non mi pendo la libertà di pubblicare la sua foto), Maria e Stefania. Assenti giustificate Rita e Monica. Il libro commentato, anzi meglio sarebbe dire, massacrato e distrutto (almeno da Cristina, la Spietata), era "Venuto al mondo" di Margaret Mazzantini.


Naturalmente io non posso dire nulla su questo romanzo perchè non l'ho letto, ma penso che dopo tutto non lo leggerò, soprattutto dopo aver letto il commento che Cristina ha lasciato su Anobii.
Se vi va leggetela perchè è davvero divertente!!!

"Mi dispiace, ci ho provato, lo giuro.
Ho arrancato per 100 pagine nella vita di una protagonista che mi ha grattato sui nervi fin da subito, in una palude di frasi secche, involute, ripetute, piene di metafore canine francamente perplimenti, ma quella del cane che si butta sulla merda, quella è stata troppo.
Ho sopportato 100 pagine di questa qui che manco scende dall'aereo e ha già il poeta sfigato e il fotografo talentuoso ai suoi piedi, e molla entrambi per sposare il borghese fidanzato in un tripudio di pizzi e svolazzi. Ma poi... poi il fidanzato (ora marito) borghese, con carriera sicura, che la ama ma anche no è troppo poco, e così si tormenta ancora il giovane fotografo perchè si sa, il vero amore, quello totalizzante, vince sempre.
Ho tollerato ancora 50 pagine di "siamo solo noi e il mondo fuori", e sono così felici, ma così felici che quando finalmente tutti e due fanno carriera (perchè il vero amore è romantico, ma la miseria lo è per poco) e lui la ama totalmente nonostante lei sia una prugna secca vecchia e insopportabile che manco si accorge che le sue studentesse sono tutte strafighe che glielo deve far notare lei così che la possa rassicurare che non se ne accorge, ecco che Gemma deve cercare quello che le manca e allora parte la corsa al figlio, perchè si sa mai che Diego la lasci, e allora deve possederlo, o possedere una parte di lui che sarà sua e sua soltanto.
E ho sopportato ancora 50, 60 pagine di esami, aborti, tragedie, ovuli incompleti, con la protagonista in avvitamento completo su se stessa, per questa ossessione riproduttiva, fino all'ultima speranza, fino al rigetto della richiesta di adozione.
Ho tollerato altre dieci, 20 pagine, (ma lo confesso, ho saltellato e molto) di metafore su uteri sterili, deserti inospitali, ovuli tristi, altre donne fertili e lei no.
Poi ho detto basta.
Non me ne frega niente di sapere come sia nato Pietro, da chi e da cosa abbia ottenuto sta donna il figlio che tanto desiderava, come abbia perso Diego, e incontrato il marito. Mi importava di Sarajevo, della guerra, di Rajko, ma l'idea di dover sopportare altre 300 pagine dei piagnistei di questa mi è intollerabile.
La vita è troppo breve per passarla a leggere libri così.
Margaret, mi dispiace, ma passi da "lettura possibile" (nemmeno Non ti muovere mi era piaciuto granchè) a "lettura impossibile". Tu manco te ne accorgerai, ovviamente, ma io si.
Addio." 

Del gruppo di lettura c'è anche un blog, che forse indegnamente gestisco, dove troverete tutti i commenti sui libri letti e i resoconti delle serate del "Naso nei libri". Se vi va, ecco l'indirizzo del blog:  ilnasoneilibri.blogspot.it

Io che cosa ho letto ultimamente? Molto poco a dire il vero.
Ho finito con fatica "Il Gattopardo" di Tomasi di Lampedusa e non perchè non mi sia piaciuto ma perchè da qualche tempo leggere mi è tedioso e faticoso.


Le vicende del Principone siciliano mi hanno coinvolto poco, così come le sue elucubrazioni mentali.
E' un libro che avrei sicuramente apprezzato di più con un'altra predisposizione mentale. In questo momento riesco a leggere solo ricette e fumetti!!!

Quello che invece faccio molto volentieri sono le passeggiate. Bisogna approfittare di questi giorni di bel tempo, perchè non si sa quanto dureranno e poi andiamo verso l'inverno quindi godiamoceli!!!
Non ho passeggiato per prati e boschi stavolta, ma per il Centro Storico di Udine.
Ecco alcune foto prese qua e la, ma mi riprometto di fare dei post approfonditi su questa città che è deliziosa anche se poco conosciuta, veramente un piccolo gioiello.

Il Duomo
Salita del Castello
L'Angelo del Castello, il simbolo della città di Udine
Ingresso al Borgo del Castello
Finestre
... e lampioni
I portici della salita al Castello
Venezia non è tanto lontana!!!
E infatti ecco il Leone di San Marco.
Il Castello dalla Piazza Libertà
Piazza Libertà - foto da Web, perchè parte della Loggia e l'orologio con i mori sono attualmente in restauro e quindi coperti con impalcature
L'orologio con i mori - foto da web (vedi sopra)
 Tra i progetti che ho c'è anche quello di farvi visitare Udine in lungo e in largo. Questo è stato solo un minuscolo assaggio ma spero di avervi un po' incuriositi.
Come piccolo progetto casalingo, oggi farò il pane con l'aiuto di Betta, la mia adorata Pasta Madre.


Auguro a tutti un sereno fine settimana.
A presto

Francesca

domenica 16 novembre 2014

Rivedere tutto

Questo fine settimana è stato un incredibile alternarsi di sole e pioggia.
 

 Appena usciva il sole mi preparavo per fare qualcosa, che so, pulire il giardino, curare quel poco di orto che è rimasto oppure fare un' uscita a raccogliere qualche erba, ed  ecco che all'improvviso un acquazzone violentissimo mi costringeva a cambiare programma.


Ieri, non so come, Giovanni ed io siamo riusciti a potare e legare le viti...



Oggi invece mi sono dedicata alla pulizia della casa.
Quando si è un po' giù, le pulizie sono la prima attività che viene messa da parte, almeno questo è accaduto per me, e oggi ne ho mangiata davvero tanta di polvere.


Ecco una parte della mia cucina tirata a lucido. Prima non avrei mai osato mostrarvela.
Si, lo so, non ho fatto grandi cose, ma sono lo stesso molto soddisfatta.
Mentre lavoravo ascoltavo musica e mentre ascoltavo musica meditavo sulla mia vita e su quello che davvero voglio fare.
Ho pensato soprattutto al progetto dell'Associazione e sapete che vi dico??? Non la voglio fare più!!!
Quale era la motivazione che mi spingeva ad aprire l'Associazione Culturale? Avere intorno persone, conoscere gente nuova. Quale l'immagine che più di ogni altra vedevo nella mia mente? Un tavolo, in cucina o in giardino, con tante persone allegre, un bicchiere di vino, una bella polenta fumante, formaggi e, per chi li gradisce, salumi.
Quello che io desidero è avere intorno un gruppo di amici a cui aprire la mia casa, non dei clienti paganti.
Negli ultimi anni, come spesso accade in questi casi, gli amici e i conoscenti, si sono piano piano allontanati, scoraggiati dalla malattia di Roberto e dalla nostra graduale chiusura. E' arrivato il tempo di riallacciare i rapporti, di ricominciare a frequentare gente, di trasformare belle conoscenze in possibili amicizie.
Naturalmente nulla mi impedirà di organizzare di nuovo con i miei conoscenti e amici corsi di piante spontanee o di qualsiasi cosa mi verrà in mente. Sono aperta a varie possibilità ma, per adesso, non mi voglio prendere nessun impegno!
Detto questo, vi lascio con due fotografie di miei quadri.
Queste sono le prime rose che ho disegnato, ormai quasi 10 anni fa!!!



Le foto non sono un gran che perchè nella stanza c'era poca luce e se usavo il flash si vedeva il riflesso sul vetro.
Ci credete se vi dico che dopo mesi e mesi ho "guardato" questi quadri per la prima volta??? E' come se mi fossi svegliata da un lungo sonno. Vi è mai capitato di attraversare un momento così?
Adesso vi lascio che devo andare ad accendere il fuoco nel camino. Il sole è ormai calato e comincia a fare freddo in casa...
Baci a tutti

Francesca

venerdì 14 novembre 2014

Semplicemente Francesca

immagine dal web
Un nuovo inizio, anche se un po' effimero come aprire un blog, porta sempre con se nuovi entusiasmi e il desiderio di fare bene.
Ho pensato molto a come avrei impostato questo spazio virtuale e alla fine ho deciso che "APPASSIONARSI" diventerà il luogo dell' "HO FATTO" e non del "VORREI FARE".
Non voglio più scrivere  "La prossima settimana vorrei andare a visitare la mostra di X e Y..." ma "Sono andata a vedere la mostra di X e Y ed è stata una meravigliosa esperienza"...
Non scriverò niente se non avrò fatto qualcosa che sia degna di essere raccontata. In sostanza il blog diventerà lo stimolo principale per spingermi al fare. Come dice il sottotitolo  ( - perchè la passione è il vento che gonfia le vele della vita - ) vorrei che questo blog fosse in un certo senso la barca a vela che mi porterà a nuove esperienze e nuove scoperte.
La prima cosa che mi è venuta in mente è la conoscenza della mia regione. Ci sono tantissimi posti che ancora non ho visitato e sono anni che mi riprometto di farlo... e poi il tempo passa, gli anni anche e io sono ancora qui, con il desiderio di visitare, per esempio, l'oasi delle cicogne di Fagagna o la Grotta di Villalta o l'Isola di Barbana...
Quanti eventi o mostre o mercatini o feste o sagre si tengono nella mia regione? Tante, davvero tante!!! Sono cose che ho sempre amato ma che da molti anni ormai non frequento, anzi posso tranquillamente dire che di ciò che mi accade intorno non so praticamente niente.
Per farvi un esempio: due domeniche fa qui nella mia frazione si è tenuta una grande Marcia Longa che ha attirato 1500 persone provenienti da tutta la regione e oltre. Quando mi sono alzata la mattina e ho aperto gli scuri c'era un incredibile via vai di macchine e persone. Avevo automobili parcheggiate praticamente nell'orto e io non ne sapevo niente!!!
Essere presente, vivere con intensità per me significa anche essere consapevole di quello che ti succede intorno. Se l'avessi saputo avrei partecipato volentieri a questa marcia non competitiva che si snodava tra boschi e sentieri, con luoghi di sosta presso agriturismi o locande in un percorso di circa una decina di chilometri.
Ma sto parlando di ciò che non ho fatto!!! Non parto col piede giusto!!!
Non tutto mi porterà fuori casa, naturalmente. Continuerò a parlare di piante spontanee, di ricette, di libri e vorrei ricominciare a parlare di quadri. Se penso a quanti anni sono passati dall'ultima volta che ho preso in mano dei gessetti colorati... Mi viene sempre in mente, senza timore di sembrare presuntuosa, la parabola dei talenti. E' un vero peccato che io abbia smesso di disegnare, credetemi!!!
Insomma, per farla breve, voglio scrollarmi di dosso l'apatia e la tristezza, interessarmi a ciò che mi circonda, ricominciare a guardarmi intorno, vivere nuove esperienze.
L'altro ieri parlavo con mio figlio del tempo che passa e di come sembra correre veloce: comincia una settimana e nel giro di pochissimo siamo già a venerdì. Giovanni, che è un ragazzino dotato di una raffinata saggezza, ha osservato che se nell'arco di una settimana si fanno cose nuove, cose mai fatte prima, allora il tempo corre più lentamente. Sono i ricordi, ha proseguito, che riempono la settimana e la fanno andare più lentamente. Tutto vero!!!
Nel vecchio blog rispondo ad un commento di Nonnatuttua (praticamente la prima persona che ho "conosciuto" nella rete)  e dico: "Ero una creatura piena di promesse e di talenti ma non rimpiango nulla. Ho rinunciato a tante cose, sono una persona diversa da quella che avrei voluto e avrei potuto diventare, ho dovuto mettere da parte molto di ciò che sono e sarei un'ipocrita se dicessi che non mi importa ma...  mi importa, mi importa eccome... ma la vita a volte ci sbatte le porte in faccia e ci mette davanti gli specchi più spietati, quelli che non nascondono e non mimetizzano niente.
Però ti dico che, se tornassi indietro sapendo quello che mi aspetta, rifarei tutto da capo (tranne forse qualche grossolano errore). Lo rifarei perchè so che è Amore quello che mi ha accompagnato fino a qui.
"
Perchè ho riportato questo commento? Per concludere dicendo che, è vero, non rimpiango nulla se non l'essermi chiusa un po' troppo nel mio dolore lasciando fuori dalla mia vita molto del buono e del bello che sa offrire. Adesso cercherò di non perdermi più nessuna alba e nessun tramonto che questa vita meravigliosa sa offrirmi!!!
Vi abbraccio fortissimo
Francesca