venerdì 16 gennaio 2015
Dammi tre parole
Oggi ho involontariamente assistito alla discussione tra un uomo e una donna. Mi ci sono trovata praticamente in mezzo, con lei che si allontanava offesa e risentita senza voltarsi e lui che la chiamava e le diceva di non fare la stupida, di tornare indietro. Ma nessuno dei due ha ceduto, si sono allontanati senza che ne' lui ne' lei facesse un gesto o un tentativo di riavvicinamento. E ho pensato dentro di me che è davvero difficile relazionarsi con il prossimo, capirsi, parlarsi. Ho cercato di analizzare perchè è tanto difficile e ho concluso che c'è troppo poco amore, che non amiamo abbastanza intensamente.
Ma cos'è davvero Amore? Non credo sia passione, o almeno non solo e sicuramente non dopo tanti anni che si sta insieme. Non è nemmeno l'affetto, la fiducia o l'amicizia. Questi sono tutti elementi importanti ma non basta, non basta.
Dopo 26 anni che sto con Roberto e soprattutto dopo gli ultimi otto, ossia da quando si è ammalato, ho imparato che non c'è Amore senza tre elementi importanti, tre parole di cui si è quasi scordato il significato, tre parole che quasi nessuno più usa e che ad alcuni suonano quasi come parolacce: dedizione, sacrificio e rinuncia.
Non parlo solo dell'Amore fra un uomo e una donna, ma anche dell'Amore di una madre per i figli, dei figli per i genitori e di qualsiasi altra forma vogliamo prendere in considerazione.
Senza Dedizione, Sacrificio e Rinuncia l'Amore non è Amore.
L'ho imparata con il tempo questa lezione e mille e mille volte ho covato rabbia e rancore per tutte le cose a cui ho dovuto rinunciare a causa della malattia: viaggi, vacanze, amici, cene fuori, o anche solo il piacere di una chiaccherata perchè da un po' non ha nemmeno voglia di parlare...
Ho avuto moti di ribellione, fughe desiderate e anche attuate (ma solo per una notte, a piangere sulla spalla di qualche amorevole amica fidata!), porte sbattute, pianti dirotti e urla di rabbia trattenuta ma solo fino ad un certo punto.
Oggi, trovandomi in mezzo ai due infelici amanti ho provato un desiderio irrefrenabile di essere a casa, accanto a Lui, all'uomo della mia vita a cui dedico e dedicherò ogni giorno della mia vita e ai nostri figli, che sono la luce e la giovinezza, il sorriso e l'entusiasmo.
Ma con gli anni e con l'esperienza ho anche imparato che amare non significa rinunciare a se stessi, per quanto grande sia il nostro sentimento. Ho capito che se mi amo follemente, se do spazio ai miei desideri e nutro le mie passioni sarò più forte e potrò dare più Amore a chi mi sta accanto.
Ho bisogno di tanta forza e la Natura mi sta aiutando tantissimo.
Le mie passeggiate giornaliere sono ormai irrinunciabili e mi rendo conto che più si avvicina la bella stagione e più mi ricarico di energia ad ogni passo. Anche se i rami degli alberi sono spogli, anche se fa freddo e la notte gela, anche se tutto sembra immobilizzato, c'è nella terra la vita che pulsa e io rubo questa vita, un po' ogni giorno. E ringrazio Dio per questo.
Ieri è arrivata l'agenda di Ylenia, "A passi leggeri" ( http://www.iltempodellacrisalide.it/a-passi-leggeri/ ).
La adoro. La guardo, la sfoglio, la leggo, la annuso.
Mi da gioia averla tra le mani e penso che è di cose così che d'ora in poi voglio circondarmi, cose autentiche, fatte con Amore, che mi danno calore e mi stringono, come un abbraccio.
E penso che ho bisogno di Autenticità, di Verità, di Semplicità. Grazie Ylenia!!!
Ogni giorno imparo qualcosa ma oggi la lezione è stata davvero importante.
Vi abbraccio tutti con Amore
Francesca
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Ciao Francesca,
RispondiEliminaDedizione, sacrificio e rinuncia.
E' tutto vero quello che dici, ma questi tre elementi devono avere un "condimento" comune: la consapevolezza che ciò che viviamo, ciò che facciamo per gli altri, ciò a cui rinunciamo è quello che è giusto per noi in quel momento.
Lo dico non riferendomi a te, che avrai certamente capito che cosa voglio dire, ma perchè mi è venuta in mente una situazione in cui la dedizione e la rinuncia erano accompagnate da tanto risentimento e dalla pretesa di sentirsi dirsi in continuazione "grazie".
Ma non può essere così altrimenti non c'è amore.
Grazie per questo post, mi ha fatto riflettere!
Bacio
Cara Catia, non ci sono arrivata subito, sai? Anche io, soprattutto i primi temoi, ero piena di rabbia perchè eravamo una bella coppia e una bella famiglia, piena di allegria, di gioco e di risate. Poi tutto è cambiato e all'inizio non riuscivo ad accettare questa cosa, rivolevo il marito di prima, ero disperata e piena di desideri inespressi e insoddisfatti.
EliminaProbabilmente mio marito non guarirà mai, anche se la speranza non ci abbandonerà, e io ho imparato a convivere con quest'altro uomo che non è più quello che ho sposato (la malattia gli ha cambiato anche il carattere) ma che ho negli anni imparato ad amare.
Mi dispiace tanto per i ragazzi perchè il loro papaà del "prima" non se lo ricordano nemmeno più!!!
Ti abbraccio
Francesca
Spesso ci perdiamo, avvolti nel nostro bozzolo di egoismo, rincorrendo ombre che non esistono. Come hai constatato solo il rapporto d'Amore ci fa sentire vivi ed appagati, anche se ci costringe a qualche sacrificio. L'Amore è l'unica chiave per essere felici e realizzati.
RispondiEliminaL'Amore senza egoismi, senza interessi, senza riscontri... è vero!
EliminaUn abbraccio
Francesca
grazie per le riflessioni cui " ci costringi".....
RispondiEliminaAggiungo un'altra cosa, a questa tua descrizione di AMORE: dovrebbe essere disinteressato e questo, secondo me, è davvero difficile. Mi tornano in mente le parole che ci diceva Don Gianni, meravigliosa figura di sacerdote che ha attraversato la mia infanzia ed adolescenza. lui ci diceva " Non dovete voler bene, dovete volere il bene". Ecco, la differenza sta soltanto in un articolo! Un abbraccio grande Lela
Per così tanto tempo ho preteso che di tanto in tanto mi arrivasse almeno qualche "Grazie" o qualche gesto che mi facesse capire che lui mi era riconoscente e ci soffrivo quando non arrivava ne' questo ne' quello. Adesso ho capito che un malato è troppo chiuso dentro il proprio dolore per rendersi conto degli altri. La malattia rende egoisti anche se non si è egoisti per natura. Devo raccogliere le briciole di un Amore che è stato grande e accontentarmi di quelle e dispensare pane fresco tutti i giorni, sia per me che per lui, perchè il mio Amore deve bastare ad entrambi.
EliminaTi mando un bacio
Francesca
Argomento ostico per me,ora più che mai.
RispondiEliminaSono contenta per te e il tuo diciamo ritrovato amore.
Un abbraccio
Non c'è in realtà molto per cui essere contenti. Se mio marito avesse avuto accanto una donna diversa sarebbe rimasto solo già parecchi anni fa! Ma essere forti è faticoso e ho continuamente bisogno di fonti di energia a cui attingere.
EliminaUn abbraccio
Francesca
Lieta di conoscere un'altra persona che ha iniziato questo cammino "a passi leggeri" :-)
RispondiEliminaBen trovata. Adesso passo a trovarti!!!
RispondiEliminaUn abbraccio
Francesca
Questo è il più bel post che potevi scrivere... lo terrò accanto.
RispondiEliminaCiao, appassionatamente attiva.
È un post doloroso ma pieno di speranza. Una fase è passata, ne comincia un'altra. Ai pianti e alla rabbia sostituisco la dedizione, accetto le rinunce cercando di compensarle con l'essere propositiva in altro modo, metto in conto il sacridicio di una parte di me sull'altare di un amore più grande.
EliminaTi abbraccio
Francesca
Quanto hai ragione nel finale del tuo post, prendo esempio! ciao
RispondiEliminaSi, la Natura è una grande Maestra, oltre che inesauribile fonte di energia.
EliminaUn abbraccio
Francesca
Ciao Francesca, io mi trovo in un periodo particolare dove la concretezza purtroppo ha il sopravvento. Ma non mi scoraggio per questo,anzi. Invidio mia mamma che ha voluto un bene dell'anima a mio padre seppur in silenzio. Il suo caratte mite il suo accontentare tutti a discapito di se stessa mi ha salvato ora ma non quando ne avevo bisogno (nell'adolescenza ). Voglio bene al padre dei miei figli ( vedi? non riesco a chiamarlo marito,compagno di viaggio...) ma non c'è amore da parte mia . Questo perchè con il suo silenzio con il suo assenso mi ha lasciato andare e con me i nostri figli molto tempo fa. Penso che un rapporto d'amore vada coltivato nel tempo riaggiustato...e credimi io le ho provate tutte e non ti dico la disperazione e i pianti. Nulla da fare. Ora ho preso consapevolezza che esisto anch'io e che devo dare l'esempio ai miei figli con il rispetto. Ci sto lavorando Francy..davvero. Un pò alla volta ne verrò fuori. Sei una persona davvero speciale e sono contenta di averti incontrato. a presto:)) Nicoletta
RispondiEliminaGrazie a te per le tue parole.Anche io sono contenta di averti incontrato perchè sei una persona autentica e molto sincera. Ti leggo ogni giorno e sempre con grande piacere.
EliminaTi abbraccio forte
Francesca